La Prova del Philips Genie G2K
di Maurizio Sabbieti
a cura di Francesco Ponticelli

11 Febbraio 2001

Ciao a tutti.

Vorrei inviarvi le mie considerazioni su un modello di telefono che possiedo e di cui sono molto soddisfatto: si tratta del Philips G2K, altrimenti conosciuto come Ozeo.

Un test di questo telefono potrà sembrare poco aggiornato, visto che è in commercio la versione WAP, ma posso assicurarvi che, a parte la presenza del protocollo per la pseudo-navigazione su Internet, non ci sono alcune differenze, e comunque anche il <<vecchio>> G2K ancora si trova nelle vetrine dei negozi, mica parlo di un modello preistorico!!

La confezione d’acquisto si presenta come di consueto abbastanza scarna: imballo di ridotte dimensioni, e all’interno della scatola trovate, oltre al telefono, il caricabatteria da viaggio, e un manuale di istruzioni abbastanza chiaro anche se non impeccabile.

Prendendo in mano il telefono, che pesa poco meno di 130 grammi e dunque non entra nella categoria dei pesi-piuma, si ha una buona impressione di solidità. L'estetica può piacere o non piacere, io lo giudico un telefono piuttosto accattivante viste le forme arrotondate.

Una volta inserita la carta e acceso il terminale, appare, sull’ampio display, il logo Philips (non è possibile modificarlo) e dopo un brevissimo tempo appare il nome dell’operatore, segno che l’aggancio alla linea è molto rapido. Oltre alle consuete indicazioni (segnale ricevuto, da 1 a 4 tacche, e carica della batteria sempre con 4 tacche) appare, a seconda del formato-oroglogio che si imposterà, un quadrante analogico con tanto di lancette, oppure, in formato digitale, ora, minuti, e data.

Come di consueto il telefono viene inserito nella confezione destinata alla vendita con una carica fittizia. E’ da dire, però, che questa carica fittizia supera i tempi di standby di tanti microtelefoni in circolazione!! Infatti, per poter effettuare la prima ricarica lunga, ho dovuto aspettare ben 50 ore !!

La batteria è al Ni-Mh, e questo può considerarsi uno svantaggio, perché ha l’effetto-memoria. Tuttavia questa piccola delusione viene ampiamente compensata dalla notevole durata. Tenendolo acceso 12 ore al giorno, e con poco traffico telefonico, dopo poche ricariche si può ipotizzare fino ad una settimana di standby (quindi intorno alle 85 ore effettive). All’autonomia dunque assegnerei un voto decisamente buono, diciamo un bell’8.

Veniamo alle funzioni principali. Il telefono offre un rapporto qualità-prezzo decisamente competitivo. Ormai si può acquistare il G2K con poco più di 300.000 lire (senza scheda), e, per questa cifra sicuramente abbordabile potrete disporre di un telefono che offre:

 

- avviso di chiamata a vibrazione;

- scrittura facilitata dei messaggi SMS (T9);

- 20 suonerie di cui una personalizzabile (con un sistema piuttosto complicato, a dire la verità);

- calcolatrice;

- convertitore lira/Euro e viceversa;

- memo vocale (per registrare appunti vocali fino a 20 secondi);

- sveglia;

- possibilità di attivare diversi contesti a seconda del luogo in cui ci si trova (silenzioso, riunione, etc);

- richiamo vocale delle principali funzioni;

- tasti per il richiamo rapido delle principali funzioni;

- chiamata vocale fino a un massimo di 9 numeri memorizzati nella rubrica telefonica;

- agenda veramente funzionale, che permette di pianificare fino ad un massimo di 40 impegni;

- 3 giochini per ingannare il tempo.

 

Probabilmente ho dimenticato qualcosa, ma quanto elencato mi sembra già abbastanza significativo. Al rapporto qualità-prezzo assegnerei un bell’8.

Per spaziare all’interno dei menù il G2K prevede il Pilot-key, ovvero una pratica rotellina che può muoversi in alto, in basso, oppure può essere premuta per confermare un comando. Il menù prevede delle icone particolarmente chiare e simpatiche: ad esempio quando si elimina un messaggio inviato o ricevuto, appare un foglio di carta appallottolato che scompare all’interno di un bidone della spazzatura!

La tastiera è ben spaziosa, i tasti sono distanziati e occorre premerli con decisione affinché recepiscano il comando collegato (lettera negli SMS o numero quando si effettua una chiamata). Personalmente preferisco questi tasti piuttosto resistenti alle sollecitazioni, che diminuiscono la probabilità di effettuare operazioni non volute. Essi tuttavia sono poco luminosi e dunque difficilmente visibili quando è notte; inoltre i caratteri sovra-impressi danno l’impressione di essere soggetti a facile usura con il passare del tempo.Voto 6+.

Passiamo ora a giudicare la caratteristica principale di un telefono, ovvero la qualità audio e le capacità ricettive e in trasmissione. Riguardo all’audio, esso è buono senza arrivare a livelli di eccellenza. Permane a volte un fruscio di sottofondo, che comunque non pregiudica la qualità e la comprensibilità della conversazione.Voto:7 meno.

Riguardo alla ricezione, non mi piace la troppa enfasi che a volte traspare dalle prove, della serie: <<Il mio telefonino prende anche in un bunker anti-atomico>>. Dico solo che questo telefono prosegue nella tradizione Philips, ossia quella di cellulari che offrono una ricezione sicuramente a livello della migliore concorrenza. Difficilmente dunque questo telefono vi lascerà scoperti. Encomiabile anche la facilità di rimanere agganciato alla rete anche negli spostamenti, e la velocità di riaggancio. Voto: 8

Qualcosina di meno merita la trasmissione, che rimane comunque a livelli più che discreti. Voto 7+.

In conclusione ritengo utile riassumere i principali pregi e difetti:

 

PREGI: buona ergonomicità, ottima autonomia, ottima ricezione, favoloso rapporto tra il prezzo di vendita e le funzioni offerte, ottima agenda in grado di sostituire un organizer.

 

DIFETTI: difficoltà nella personalizzazione (il logo Philips non si può sostituire, è difficile comporre una suoneria personale), qualità non eccelsa dei caratteri stampati sui tasti, difficoltà (come molti altri modelli Philips) a reperire gli accessori specifici.

Sono giunto alla fine del mio test, che volutamente ha tralasciato gli aspetti strettamente tecnici facilmente rintracciabili su siti e riviste. Spero che la prova risulti utile e di nuovo un saluto a tutti.

Maurizio Sabbieti - e-mail: senato@camserv.unicam.it

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