La Prova del Motorola V66 |
di Luigi Grassi |
27/10/2001 |
In questa "prova" parleremo delle peculiarità del V66 che lo rendono diverso dagli altri telefoni presenti sul mercato.
Il GPRS Il Motorola V.66 è il telefono da taschino per chi necessita di un eccellente modem ISDN su rete GPRS da collegare al proprio PC portatile. In tale configurazione si ottiene collegamento in rete con prestazioni paragonabili ad un modem a 57k (in relazione al traffico di rete). Ritengo che il successo del GPRS si gioca su questo terreno: l’accesso sul display del cellulare con protocollo WAP per taluni servizio mobili potrà trovare applicazioni anche di largo interesse… ma oggi la motivazione di maggiore richiamo nel mettere da parte il proprio cellulare per passare ad un GPRS è quello di avere un modem ISDN da poter collegare al proprio portatile (anche palmare) per l’accesso alla rete, sempre collegato per poi pagare, quando saranno definite le tariffe, a volume di traffico. Per il collegamento al PC viene fornito con cavo seriale (solo confezione TIM, quella di base della Motorola è priva del cavo e software) anche se in catalogo è presente il cavo USB. Infatti il telefono ha l’interfaccia USB e, quando sarà disponibile il cavo potrà interfacciarsi anche con il Palm 505 e altri PDA. Le caratteristiche generali sono già disponibili sulla rete come prove o presentazioni per cui cercherò di parlarvi delle peculiarità del V.66.
La meccanica Quindi oltre ad essere un ottimo modem, il V.66 sembra più grande dei precedenti modelli della serie V. …anche se in tasca si sente meno, perché più sottile…. Il motivo di tale “feeling” è che i progettisti Motorola hanno mantenuto lo stesso volume (o quasi) e hanno ridotto lo spessore allargandolo un po’. Il display (non Optimax) è meno contrastato rispetto a quello dell’eccellente V.51 (Optimax) ed è satinato antiriflesso. Interessante la soluzione della SIM sotto il “cofano” del flip che può essere sostituita la volo. Altra peculiarità meccanica è la batteria che fa corpo unico con il telefono tanto da essere quasi impossibile da rimuovere. Serve avere un’unghia abbastanza lunga per agganciare la batteria dove viene fermata da una slitta di plastica nera. Chiudo questa carrellata di funzioni specifiche citando la predisposizione per il laccetto da polso o da collo che invece di essere posto di lato ora è centrale così da tenere il telefono in modo bilanciato. L’antenna non è compatibile con quelle dello strartac e serie V. anche dal punto di vista meccanico.
Display Il display può essere illuminato in tre colori (verde, arancio e rosso) di cui il rosso è del tutto inutilizzabile per persone con vista “normale”. L’illuminazione è in ogni caso è tenue e probabilmente è stata una scelta per non ridurre la durata della microscopica batteria al litio, già sotto pressione per il collegamento permanente alla rete GPRS. Nei settagli si trovano diverse indicazioni su come ridurre al minimo il consumo di corrente. Infatti, è possibile disabilitare l’illuminazione o scegliere il tempo di autospegnimento. Nel menu c’è anche un’opzioni per ottimizza il consumo energetico. Non viene specificato quale parametro va modificare, ma da alcune prove sembra agire sulla ricerca della rete in assenza di campo: se il telefono resta in assenza di rete per oltre 15-30 minuti il cellulare va in “sleep” non vi rientra più. Il V.66 deve essere spento e riacceso.
La configurabilità - la rete Il punto di forza del V.66 è proprio nel “setup”. E’ possibile personalizzare molti parametri anche molto tecnici. Infatti oltre all’illuminazione è possibile scegliere la frequenza di ricerca della rete, attivare o disattivare il Led e i segnali acustici della presenza e assenza di rete. Infatti per questo modello, oltre al led lampeggiante che cambia colore per indicare la presenza di rete, lo stato di roaming e la chiamata/messaggio in arrivo, vi è la possibilità di attivare un breve segnale acustico quando il telefono entra e/o quando esce dalla rete. - Il menu Anche i menu possono essere personalizzati a piacere ed è possibile avere due menu paralleli: un menu principale ad accesso gerarchico (classico) le cui voci principali possono essere riordinate a piacere e uno secondario (shortcuts), ad accesso casuale, sempre riordinabile liberamente a seconda delle proprie necessità. - I tasti funzione Vi sono anche tre tasti funzione che possono essere configurabili a cura dell’utente: sono quelli piccoli posto in prima file sotto la cerniera. Quello centrale è dedicato al menu principale - sensibile al contesto - e gli altri due possono essere assegnati ad una qualsiasi funzione (molto comodo assegnare il primo al browser WAP e il secondo ai messaggi). Il terzo tasto riconfigurabile è posto lateralmente a sinistra sotto i due tasti di “volume” e di “scorrimento” (sempre secondo il contesto). Io consiglio di assegnare a questo tasto la rubrica così da usare i tre tasti laterali per l’accesso veloce ai numeri memorizzati. Una volta trovato il nominativo questo tasto funzione, chiamato “smart” attiva anche chiamata. - Tutela della privacy Sempre in ambito della riconfigurabilità del terminale una parte importante è stata data alla privacy. Sotto questo aspetto farà scuola. Infatti è possibile proteggere da password (oltre al PIN) tutte le funzioni (la funzione lock di tutti i telefoni motorola) e anche ogni singola voce del menu. Così l’area della rubrica, dei messaggi brevi o il setup potrà esssere protetto da sguardi e smanettamenti indiscreti. - Limitazioni d’uso Se poi il telefono deve essere prestato ad altre persone per un uso “limitato” allora la selezione fissa permette non solo di prefissare un elenco ridotto di numeri consentiti in chiamata, ma è anche possibile predefire dei prefissi ammessi. Ad esempio per un uso aziendale è possibile fissare il numero telefonico del centralino, lasciando l’estensione a disposizione dell’utente. Oppure limitare l’uso solo ai numeri di un operatore (347, 349. 340 .. ad esempio). Fissando +39 non sarà possibile telefonare all’estero. - I font E’ noto che il display dei piccoli V. non sono il massimo per chi non ha una buona vista proprio per le dimensioni dei caratteri. Ora è’ possibile raddoppiare il font in modo molto veloce con un doppio click sul tasto del menu principale ( e per tornare al font base). La leggibilità migliora veramente tantissimo! - La chiamata vocale e appunti vocali Tra le comodità di chi usa il telefono in movimento, vi è anche la chiamata vocale per le voci memorizzate nel telefono. Il pulsante per la chiamata vocale è posto sul lato destro e se viene premuto a lungo attiva il registratore di appunti vocali, molto utile per registrare dati nel corso di una telefonata. - Le suonerie Il V.66 mette a disposizione vibrazione e suonerie combinabili per qualsiasi esigenza. La migliore combinazione è quella vibra+ring. Come ring si possono scegliere anche una delle varie modalità di vibrazione (vibrazione ad impulsi e/o prolungata). Inoltre, una chiamata in arrivo può essere silenziata immediatamente premendo uno dei pulsanti laterali. La risposta può essere predisposta per l’apertura della conchiglia, per la pressione del tasto risposta o di un qualsiasi tasto. - L’acustica L’acustica, come nello standard V., è eccellente con una gamma bassa degna di un telefono molto più grande. Questo risultato è stato ottenuto realizzando una cassa armonica “ad hoc” con le aperture di accordo sui due lati della conchiglia. - La radio FM Un auricolare stereo speciale, da collegare sull’interfaccia dati, attiva la Radio FM incorporata che permette di memorizzare diverse stazioni con silenziamento automatico in caso di chiamata in arrivo. - Appunti e draft Nell’ambito dei SMS c’è la possibilità di preparare dei messaggi tipo “draft” e di avere un piccolo blocco note per appunti e promemoria. Per questi ultimi c’è un’agenda che permette di fissare appuntamenti anche con scadenza periodica dal giornaliero all’annuale. - Calcolatrice e convertitore valuta Non manca la calcolatrice con la selezione a video delle funzioni matematiche e convertitore di valuta. Questo è tutto…o quasi.
Riassumendo: Pro:
Contro:
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Luigi Grassi - lion@inwind.it |